Attività Linguistiche


Anno scolastico 2017-2018

Speed date di libri in biblioteca!

In questi giorni, noi ragazzi di terza abbiamo preso appuntamento con i nostri libri del cuore in biblioteca: in due minuti di tempo, rigorosamente cronometrati, a testa abbiamo cercato di convincere i nostri compagni che devono leggere a tutti i costi i titoli da noi presentati, o la loro vita sarà terribilmente noiosa!

Eccoci all'opera!








24, 25 E 26 GENNAIO: "POP SONGS IN ENGLISH" A SCUOLA!

Guidati dagli animatori dell'Associazione ACLE (Associazione Italiana Linguistica Educational), i nostri ragazzi hanno trascorso delle vivaci mattinate in compagnia della lingua inglese viva.
Attraverso la musica e i testi, seguendo l'approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning), gli studenti si sono entusiasmati per la lingua della musica pop!

"Il workshop di inglese è stata una bellissima esperienza", Gianmarco e Daniel

"Ci siamo divertiti, abbiamo imparato parole nuove e nuove canzoni. Ma anche cose nuove sui nostri compagni!", Angelica e Michelle

"Abbiamo imparato nuove parole, divertendoci. Mi è piaciuto molto l'ultimo gioco, in cui abbiamo dovuto capire le parole della canzone: quasi nessuno, di solito, riesce a farlo, se non cercando la traduzione in rete", Cristina

"E' stata un'esperienza unica; è stato bellissimo ascoltare l'insegnante madrelingua, che parlava un inglese perfetto!", Linda

ACLE offre agli studenti l'opportunità di sperimentare un approccio didattico che mira alla costruzione di competenze linguistiche contemporaneamente all'acquisizione di conoscenze disciplinari, utilizzando l'inglese come target veicolare.


















domenica 22 ottobre 2017: #ioleggoperché, un bilancio...

Riuscitissima la manifestazione #ioleggoperché organizzata domenica 22 ottobre nel centro storico di Monselice dal Comitato Genitori Giacomo Zanellato e dai docenti e ragazzi del nostro plesso Guinizelli, in collaborazione con la Libreria a Km0 Camelozampa! Eravamo davvero in tanti! 

Un GRAZIE a gran voce, forte come le belle letture che abbiamo gridato insieme in piazza! 


Grazie a tutti: a voi ragazzi che, armati del vostro sorriso, avete contagiato i passanti, li avete coinvolti nelle letture durante la staffetta e li avete stupiti con i blitz letterari; a voi genitori, che li avete seguiti nei gruppi con entusiasmo; agli insegnanti, che hanno fatto volare i libri fuori dalle pareti delle classi... a tutti noi, che ci siamo uniti per dare voce ai nostri libri del cuore, condividendo un grande obiettivo insieme. 

Se desiderate scoprire tutti, ma proprio TUTTI i dettagli della nostra effervescente giornata, non perdete le foto e i video postati sulla pagina dell'iniziativa: https://www.facebook.com/LoleggopercheMonselice/. Intanto, vi regaliamo questo simpatico video, che racconta qualche episodio di questa bella giornata.




Ottobre: il mese dei libri!

L'anno scorso abbiamo chiuso in bellezza il nostro anno scolastico, inaugurando l'aula lettura-biblioteca della nostra scuola. 

I lavori, in realtà, sono ancora in corso: ciò che desideriamo è arricchire quest'aula speciale con l'apporto di nuovi, fiammanti libri per i nostri ragazzi e creare per loro uno spazio colorato, accogliente, allegro nel quale viaggiare con la fantasia su ali di carta... e di parole.

Inauguriamo, quindi, il mese di ottobre, che per la nostra scuola sarà ricco di eventi letterari (ne avete avuto un assaggio già venerdì scorso, con i blitz letterari), con il video che abbiamo realizzato lo scorso maggio in occasione della bella mattinata di festa per l'inaugurazione della biblioteca.





Cogliamo, qui, l'occasione per ringraziare nuovamente i tanti genitori che hanno partecipato all'iniziativa "100 libri per sognare, ad occhi aperti, il mondo" donando titoli contemporanei alla biblioteca scolastica. 

A breve, nuovi indizi per un ottobre all'insegna della lettura... e dei libri, s'intende!

29 settembre 2017: mattinata movimentata alla Guinizelli per #Il Veneto legge #Maratona di Lettura!

Qualche istantanea dai blitz letterari dei nostri ragazzi che, con la carica delle loro esplosive letture, hanno assaltato a sorpresa le classi della nostra scuola durante le ore di lezione...

Io non ho paura di Ammaniti, Il GGG di Dahl, Romeo e Giulietta di Shakespeare, Il fantasma di Canterville di Wilde, Harry Potter e la camera dei segreti della Rowling alcuni dei nostri titoli...














Anno Scolastico 2016 -2017

LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA...


"ESERCIZI DI STILE 
SU CAPPUCCETTO ROSSO"

Alcuni assaggi delle rivisitazioni della fiaba di Cappuccetto rosso che i ragazzi di 1^A si sono divertiti a comporre...




Cappuccetto telegramma postale, di Linda Crescenzio





Cappuccetto spot, di Cristina Pavalachi

Cappuccetto filastrocca, di Aurora Gabellotto



                                                           

Cappuccetto a processo, di Riccardo Crispino


                 

Cappuccetto teatrale, di Giulia Valle

Cappuccetto show, di Angelica Caveagna





Cappuccetto diario di viaggio, di Anna Desolei

                 


A spasso nel tempo, un racconto della 2^C
R


oma, 2529: nel tempo la città è stata migliorata. In una scuola media, quattro alunni di dodici anni si distinguevano dagli altri: tre ragazzi e una ragazza. Si chiamavano Maxwell, di origini inglesi, Mattia, Roberto e Silvia. Un giorno il professore di lettere assegna una ricerca in storia da fare entro due mesi, su un argomento a loro scelta. Mattia ebbe l’idea di farla sulla Riforma e Controriforma. Dato che Maxwell non se le ricordava, tanto per scherzare, aggiunse che se dovevano farla su un soggetto così poco interessante, tanto valeva tornare indietro nel tempo. A Roberto, abile costruttore, venne l’idea di costruire una macchina del tempo e andare giù in quel passato per raccogliere più informazioni possibili.

 Tutti erano d’accordo e cominciarono a ritrovarsi nel garage di Roberto, mentre Silvia procurava i pezzi per montare la macchina del tempo. Ci volle un mese, ma alla fine i quattro amici riuscirono a terminarla. Era una Bugatti a otto cilindri, modificata a misura della loro età, con un grosso flusso catalizzatore (molto simile a quello dell’inventore “Doc” Emmett L. Brown) e dei fili di rame che percorrevano in lungo e in largo tutto il mezzo. I quattro ragazzi erano ormai pronti a partire. Giunto l’ultimo venerdì del mese, decisero di riunirsi a casa di Roberto da dove, insieme, sarebbero tornati indietro nel tempo fino al XVI secolo.


 Misero in moto la otto cilindri, avendo cura di inserire le coordinate temporali. E partirono. Il viaggio sembrava procedere bene finché, per qualche strano motivo, la macchina ad un certo punto non rispose più ai loro comandi e quasi arrivati a destinazione, cominciò a precipitare al suolo ma, per fortuna, nessuno di loro si fece male. Dopo aver toccato terra, misero i loro piedi fuori dal mezzo, lasciando le impronte delle loro scarpe del XXVI secolo sul quel terreno che sapeva di storia. Roberto, esaminando la macchina, capì subito che si erano spezzati dei fili di rame, e il rame a quel tempo costava molto di più che nel 2529 e poi loro non avevano soldi. Così pensarono di dividersi e di raccogliere intanto quante più informazioni sulla Riforma e sulla Controriforma, su Lutero e Carlo V e diventare poi amici di questi ultimi; chiedere infine del denaro e comprare del rame per poter ritornare a casa..

    Roberto, che conosceva il tedesco (perché di madre tedesca), sarebbe andato a trovare il protestante Martin Lutero. Maxwell, invece, si sarebbe spostato verso la reggia dell’imperatore Carlo V. Egli era molto ricco e, se fosse diventato suo amico, Max si sarebbe potuto procurare abbastanza soldi per racimolare dei fili in rame, riparare la macchina del tempo, e così ritornare al “presente”. Infine Silvia e Mattia sarebbero andati a Roma. Il Papa era importante, perché creatore della controriforma.


    Una volta messi tutti d’accordo, i quattro ragazzi salirono nella macchina pronti a partire. La “otto cilindri” non poteva per il momento andare né avanti né indietro nel tempo, ma riusciva lo stesso a “fluttuare”. Così si alzarono in volo e atterrarono a Wittenberg, la città tedesca nella cui chiesa Lutero aveva affisso le sue 95 Tesi. Roberto scese e salutò i tre amici che stavano già per ripartire. Poi la macchina posò a Gand, nelle Fiandre, città natale di Carlo V e lì sbarcò Maxwell. Infine Silvia e Mattia atterrarono a Roma dove nascosero ben bene l’auto in una grotta e si incamminarono verso la città.


Roma era enorme. Piena di mercati, case lussuose, baracche innumerevoli e molte persone che parlavano ancora in latino. Mattia conosceva un po’ di latino parlato mentre Silvia lo sapeva soprattutto scrivere. A quel tempo il modo di abbigliarsi era totalmente diverso da quello che avevano Mattia e Silvia. Giunti presso la corte papale, i due crononauti entrarono nella piazza e dissero di essere messaggeri per il Papa. La guardia svizzera li lasciò entrare dentro al palazzo del Pontefice. Era un edificio meraviglioso, con molte decorazioni e guardie in tutte le porte. Arrivarono davanti alla porta più grande, dove sopra c’era scritto in latino “dimora del Papa”. Delle guardie svizzere, nei due lati dell’ingresso, li fulminarono con sguardo minaccioso. Una di esse pronunciò con voce roca: "Qui igitur estis vos?". I ragazzi avevano ben capito che le guardie chiedevano chi fossero. Risposero con un filo di voce: "Nuntii"... che significa messaggeri. A quella risposta le alabarde si spostarono, lasciando entrare Mattia e Silvia in un enorme sala con le pareti piene di dipinti e sorretta da colonne di marmo decorate con strisce color oro. In mezzo alla stanza, un enorme trono, dove seduto vi era papa Clemente VII. Era un signore di una certa età, avvolto in un lungo e decorato mantello rosso e, nella testa, un copricapo dello stesso colore; nel pallido viso una lunga barba grigia che sembrava dividersi in due verso la fine. Aveva l'aria stanca, il Papa.


 Silvia estrasse delle carte dalla sua borsetta e una penna, mentre Mattia gli fece un inchino e chiese, in latino, cosa lo rendesse così stanco. Il Vescovo di Roma, accortosi dei ragazzi, disse, con un fil di voce, che la riforma di Lutero era qualcosa di molto “potente” e incolpava la Chiesa di gravi peccati, come la simonia, le ricchezze eccessive, e così via... Silvia prendeva appunti e non si lasciava sfuggire neanche una parola da Sua Santità.


 Molto lontano da loro, a Wittenberg, Roberto stava passeggiando tra le vie della città, quando sbatte accidentalmente contro un uomo e cade per terra. Era un tipo alto, con una lunga veste nera che gli arrivava fino ai piedi e portava una specie di cappello sempre nero. Stretto al petto, aveva un libro antico. Roberto riconobbe l’uomo. Era Martin Lutero. Roberto si alzò senza levare gli occhi di dosso a Lutero, che lo fissava. Infine parlò, e disse, in tedesco, se poteva fargli qualche domanda ma il monaco agostiniano si voltò, in segno di disprezzo. Il ragazzo però non smise di provarci e pronunciò: "Dai e ti sarà dato"... facendo capire che se Lutero gli avesse dato il permesso di chiedergli qualcosa, allora lui stesso avrebbe avuto sempre di ritorno qualcosa di inaspettato... Lutero si rivoltò e si stupì che un ragazzo così giovane - e non vestito con abiti nobili - fosse così colto. Infatti, a quel tempo, perlopiù solo i chierici e i nobili studiavano. Il protestante accettò che il ragazzo gli facesse delle domande, ma solo nel suo monastero.


    Giunti al monastero di Vittimberga, Lutero lo condusse in una semplice ma grande stanza, dove Roberto tirò fuori dalla tasca un taccuino e una penna. La prima domanda fu: “Chi è il tuo maggior rivale?”. E Lutero, dopo averci pensato un po', rispose: "Il peccato”. “Ha tentato la Chiesa di Roma, facendoli agire da corruttori e persone avide che usano il potere sullo spirito solo per accumulare ricchezze e basta. E così ho deciso di scrivere le mie 95 tesi... Anch’io però ho commesso molti peccati, come aver fatto uccidere innocenti contadini che credevano in me e che pensavano fossi dalla loro parte". Quando ebbero finito di parlare, Lutero si avviò verso la Chiesa del convento, mostrandogli la sua semplicità. La chiesa era tutta spoglia, senza dipinti: nessuna decorazione. Roberto, per guadagnarsi un po' più di simpatia da parte di Lutero, costruì per lui un marchingegno, formato da molte rotelle, che permetteva a dei tasti inchiostrati di imprimere dei caratteri sulla carta, come una macchina da scrivere. Il monaco, stupito e meravigliato dall’invenzione, diede un sacchetto di monete a Roberto.

    Distante da lì, a Vienna, Maxwell stava per entrare nella corte di Carlo V d’Asburgo. Fingendosi un mercante, riuscì ad addentrarsi nell'enorme palazzo dell’Imperatore. Entrò in una stanza e vide un uomo seduto su un divanetto con una lunga barba marrone e il corpo tutto magro. Max si sedette di fronte a lui, facendo trasalire il re che era immerso nei suoi pensieri. Il ragazzo domandò perché fosse così afflitto e lui rispose affannosamente: "I luterani e la Chiesa romana si fanno la guerra fra di loro e i miei affari sono in pericolo... Il popolo diventa sempre più povero e poi adesso... raccolti andati a male, carestie, malattie...". Maxwell finse di pensare un po' e poi disse: "Perché non fa in modo di organizzare un concilio fra tutti i vescovi per farli discutere insieme e farli così riappacificare?". Carlo V sembrò illuminarsi in volto... e in segno di gratitudine per l’idea offertagli, diede a Maxwell una borsa piena d'oro e una strana lettera, una specie di lasciapassare che poteva farlo circolare per tutto il regno: un salvacondotto.
    E anche se Maxwell sapeva di certo che alla “riforma” dei protestanti la Chiesa cattolica avrebbe risposto con una propria “controriforma”, quel che era importante adesso era che essi avevano abbastanza denari per ritornare a casa. Così Maxwell, Roberto, Mattia e Silvia si riunirono nel luogo prestabilito prima di separarsi e si misero alla ricerca di un buon fabbro. Dopo svariate ore di ricerca, grazie al salvacondotto di Max, giunsero nei pressi di un castello. Trovarono un piccolo ometto baffuto che stava lavorando del metallo su un’incudine e gli chiesero dei fili di rame. Lui acconsentì e alla fine pagarono meno di quanto si aspettavano. Chiesero in prestito ad un gentile contadino del luogo il suo fienile e si misero all’opera per aggiustare la “Otto cilindri”. Dopo soltanto un paio d’ore, la macchina del tempo era come nuova. Misero in moto e partirono. A casa, i genitori non si erano accorti di nulla; essi rincasarono solo dieci secondi dopo il loro arrivo. E fortunatamente, non si accorsero del loro viaggio a spasso per la “controriforma”. Rimanevano ancora poche monete e il salvacondotto, che portarono a scuola, come cimeli di un bel viaggio nel tempo e insieme come premio per la loro ricerca in storia.
Baù Selam, Businaro Filippo, Dall’O’ Polveni Marco, Turato Simone



Progetto di lingua inglese “Smile and Drama”

Le scuole secondarie del nostro Istituto Comprensivo sono state impegnate a turno per tutto il mese di febbraio con il progetto di teatro in lingua inglese “Smile and Drama”.


Nella scuola Guinizelli tutti gli studenti, ognuno con la propria specificità, di tutte le classi seconde e terze sono stati coinvolti nel progetto dal 20 al 25 febbraio 2017 per 28 ore settimanali con l’attrice irlandese Maggie, alla presenza delle docenti di lingua o di colleghi di altre materie.

Gli obiettivi erano molteplici: motivare gli studenti ad esprimersi in lingua inglese, fissando tramite l'esperienza strutture e funzioni linguistiche; consolidare e migliorare la pronuncia e l'espressività; aumentare la consapevolezza delle proprie capacità; coinvolgere la globalità emotiva dello studente; avere contatti diretti con persone di madrelingua; collaborare insieme ai compagni per la riuscita di un'attività comune.

I ragazzi hanno lavorato nell’Aula Magna della scuola per gruppo classe,
 che però veniva anche poi suddiviso in piccoli gruppi o a coppie, secondo il lavoro da fare.


Sono stati proposti attività espressive in lingua, mimo, pantomima, duetto dinamico ed altre forme di recitazione ed espressività, lettura ed analisi di testi in lingua, gestualità e movimento espressivo finalizzato, attività per il miglioramento del controllo del corpo e dell’espressività, conversazione, rappresentazione finale dei gruppi.

Lo spettacolo finale di sabato 25 febbraio è stato il culmine e la chiusura. Gli studenti, invitati a riflettere sull’esperienza con un questionario, hanno dato anche un giudizio positivo sulle proprie abilità linguistiche di comprensione e produzione orale. Hanno in particolare apprezzato l’attrice, Maggie, non solo per la sua professionalità ma anche per la sua umanità, per la sua capacità relazionale a 360 gradi. Speriamo di poter riproporre l’attività il prossimo anno e, se possibile, di estendere lo spettacolo finale, che è stato davvero una festa, anche alle famiglie!

LETTORATO DI FRANCESE

Anche per quest’anno scolastico si è conclusa l’attività con l’insegnante di madrelingua francese.

E’ stata un’esperienza altamente formativa e stimolante per tutti gli alunni che hanno sempre accolto ogni attività proposta come un’opportunità da cogliere.

E’ stato un valore aggiunto alle lezioni di francese e per questo ringraziamo di cuore Leila.

A LA PROCHAINE!

 




Anno Scolastico 2015 -2016

10 Dicembre GIORNATA mondiale dei
DIRITTI UMANI
VERSIONE SEMPLIFICATA della Dichiarazione Universale dei Diritti umani per i Giovani
1. Siamo Tutti Nati Liberi ed Uguali. Siamo nati tutti liberi. Abbiamo tutti pensieri ed idee proprie. Dovremmo essere tutti trattati allo stesso modo.
2. Non Discriminare. Questi diritti appartengono a tutti, qualunque siano le nostre differenze.
3. Il Diritto alla Vita. Abbiamo tutti il diritto alla vita e di vivere liberi e sicuri. 
4. Nessuna Schiavitù. Nessuno ha il diritto di renderci schiavi. Non possiamo rendere nessuno nostro schiavo. 
5. Nessuna Tortura. Nessuno ha il diritto di farci del male o di sottoporci a tortura. 
6. Hai Diritti Ovunque Tu Vada. Sono una persona proprio come te! 
7. Siamo Tutti Uguali Davanti alla Legge. La legge è la stessa per tutti. Deve trattarci tutti in modo imparziale. 
8. I Tuoi Diritti Umani Sono Protetti dalla Legge.Tutti possiamo ricorrere alla legge quando non siamo trattati equamente. 
9. Nessuna Detenzione Ingiusta. Nessuno ha il diritto di metterci in prigione senza una buona ragione e di tenerci lì o di mandarci via dal nostro paese. 
10. Il Diritto a un Processo. Se veniamo processati, dev’essere un atto pubblico. La persona che giudica non dovrebbe permettere a nessuno di suggerirle cosa fare. 
11. Siamo Sempre Innocenti Fino a Prova Contraria. Nessuno dovrebbe essere incolpato di aver fatto qualcosa in assenza di prove. Quando le persone dicono che abbiamo fatto qualcosa di brutto, abbiamo il diritto di dimostrare che non è vero. 
12. Il Diritto alla Privacy. Nessuno dovrebbe cercare di danneggiare il nostro buon nome. Nessuno ha il diritto di entrare in casa nostra, aprire le nostre lettere o di infastidire noi o la nostra famiglia senza una buona ragione. 
13. Libertà di Movimento. Abbiamo tutti il diritto di andare dove vogliamo nel nostro stesso paese e di viaggiare dove preferiamo. 
14. Il Diritto di Cercare un Posto Sicuro in cui Vivere. Se temiamo di essere maltrattati nel nostro paese, abbiamo il diritto di andare in un altro paese per essere al sicuro. 
15. Diritto alla Nazionalità. Tutti abbiamo il diritto di appartenere ad un paese.
16. Matrimonio e Famiglia. Ogni adulto ha il diritto di sposarsi e di avere una famiglia se vuole. Uomini e donne hanno gli stessi diritti quando sono sposati e quando sono separati.
17. Il Diritto a Ciò che Ti Appartiene. Tutti hanno il diritto di avere le proprie cose o di condividerle. Nessuno dovrebbe portarci via le nostre cose senza una buona ragione.
18. Libertà di Pensiero. Noi tutti abbiamo il diritto di credere in quello che vogliamo, di avere una religione o di cambiarla se lo desideriamo.
19. Libertà di Espressione. Abbiamo tutti il diritto di farci delle idee proprie, di pensare quel che ci pare, di dire quello che pensiamo e di condividere le nostre idee con altre persone.
20. Il Diritto di Riunione e di Associazione. Abbiamo tutti il diritto di incontrare i nostri amici e di lavorare assieme pacificamente per difendere i nostri diritti. Nessuno può imporci di far parte di un gruppo, se non lo vogliamo.
21. Il Diritto alla Democrazia. Abbiamo tutti il diritto di partecipare al governo del nostro paese. Ad ogni persona adulta dovrebbe essere permesso di scegliere i propri leader.
22. Sicurezza Sociale. Abbiamo tutti il diritto ad una casa, a cure mediche, all’istruzione e alle cure per i bambini, ad abbastanza soldi per vivere e all’assistenza sanitaria quando ci ammaliamo o invecchiamo.
23. Diritti dei Lavoratori. Ogni adulto ha il diritto di avere un lavoro, di ricevere uno stipendio equo per il suo lavoro e di aderire ad un sindacato.
24. Il Diritto allo Svago. Tutti abbiamo tutti il diritto di riposarci dal lavoro e di rilassarci.
25. Cibo e un Tetto per Tutti. Tutti abbiamo tutti diritto ad un buon tenore di vita. Madri e figli, anziani, disoccupati, invalidi e tutte le persone hanno il diritto di essere salvaguardate.
26. Il Diritto all’Istruzione. L’istruzione è un diritto. La scuola elementare dovrebbe essere gratuita. Dovremmo imparare cosa sono le Nazioni Unite e come andare d’accordo con gli altri. I nostri genitori possono scegliere ciò che impariamo.
27. I Diritti d’Autore. I diritti d’autore sono una legge specifica per proteggere le creazioni artistiche e le opere di una persona; le altre persone non possono riprodurle senza permesso. Tutti abbiamo tutti il diritto di vivere liberamente e di godere delle arti, dei benefici scientifici e dell’insegnamento.
28. Un Mondo Libero e Giusto. Ci deve essere un ordine sociale nel quale tutti noi possiamo godere di diritti e libertà, nel nostro paese e in tutto il mondo.
29. Responsabilità. Abbiamo dei doveri verso le altre persone e dovremmo proteggere i loro diritti e le loro libertà.
30. Nessuno Può Toglierti i Diritti Umani.

Anno Scolastico 2014-2015


21 03 2015 GIORNATA Internazionale  della POESIA

 In occasione della manifestazione
 per la Giornata della POESIA, 
la classe I^B ha contribuito con la fioritura
 di idee  creative e nonsense.









I BAMBINI IMPARANO QUELLO CHE VIVONO

Una poesia per riflettere  

Se i bambini vivono con le critiche, imparano a condannare
Se i bambini vivono con l’ostilità, imparano a combattere

Se i bambini vivono con la paura, imparano a essere apprensivi
Se i bambini vivono con la pietà, imparano a commiserarsi

Se i bambini vivono con il ridicolo, imparano ad essere timidi
Se i bambini vivono con la gelosia, imparano a provare invidia

Se i bambini vivono con la vergogna, imparano a sentirsi colpevoli
Se i bambini vivono con l’incoraggiamento, imparano a essere sicuri di sé

Se i bambini vivono con la tolleranza, imparano ad essere pazienti
Se i bambini vivono con la lode, imparano ad apprezzare

Se i bambini vivono con l’accettazione, imparano ad amare
Se i bambini vivono con l’approvazione, imparano a piacersi

Se i bambini vivono con il riconoscimento, imparano che è bene avere un obiettivo
Se i bambini vivono con la condivisione, imparano ad essere generosi

Se i bambini vivono con l’onestà, imparano ad essere sinceri
Se i bambini vivono con la correttezza, imparano cos’è la giustizia

Se i bambini vivono con la gentilezza e la considerazione, imparano il rispetto
Se i bambini vivono con la sicurezza, imparano ad avere fiducia in se stessi e nel prossimo

Se i bambini vivono con la benevolenza, imparano che il mondo è un bel posto in cui vivere.

Dorothy Law  Nolte

Anno Scolastico 2013-2014

FRESCO DI STAMPA
Nella nostra classe, nei mesi scorsi, avevamo lavorato molto sul giornale e ogni martedì pomeriggio, il giorno del rientro di lettere, leggevamo articoli di attualità presi da diversi giornali, quotidiani e settimanali. Al termine di questo lavoro, abbiamo incontrato a scuola un vero giornalista.  
 L’esperienza con il direttore de “La difesa del popolo”, il signor Guglielmo Frezza, si è svolta martedì 18 Febbraio con le classi 3^C e 3^D, in aula magna, ed è durata un’ora e mezza circa.
 Lo scopo era quello di farci capire cosa significa essere giornalisti e metterci a contatto con chi lo è veramente, inoltre abbiamo approfondito meglio come si scrive un giornale e il ruolo che ha la stampa nell’informazione.
 Inizialmente ci ha spiegato come si fa un giornale, illustrando con calma passo dopo passo dove si trovano le notizie, da chi vengono scritte e come si impaginano, successivamente ci ha raccontato come lui è diventato giornalista, cominciando a scrivere a quindici anni, quasi la nostra età.
Ha iniziato il discorso facendoci vedere delle immagini di vecchie macchine da scrivere e telecamere ormai “antiche” per poi confrontarle con i mezzi moderni, evidenziando come in pochi anni si siano evoluti la tecnologia e lo stesso giornalismo.              

Abbiamo compreso qual è la funzione del direttore, oltre quella di dirigere e sovrintendere la creazione delle varie pagine, cartacee o digitali che siano, è quella di redigere gli editoriali che esprimono la sua opinione e quella del giornale, su importanti argomenti di attualità. Dopo la spiegazione generale anche ben dettagliata in alcuni punti, è toccato a noi, il pubblico, fare delle domande, per avere spiegazioni o per colmare qualche lacuna o curiosità; comunque tutte le domande hanno avuto una risposta molto precisa ed esauriente.                                                                      

In generale l’esperienza è servita a farci capire cos’è veramente un giornale e la professione del giornalista oggi. Nel complesso è stata un’esperienza molto interessante, utile e ben organizzata: il direttore Frezza è stato molto bravo e coinvolgente e si è fatto apprezzare da tutti.

                                                                                             Classe III D


 



CORSO DI LATINO
                             Classi Terze


Martedì 11 febbraio 2014 è cominciato il corso di avviamento al latino per i ragazzi delle classi terze che intendono proseguire gli studi in un Liceo.
Il corso si svolge in orario pomeridiano da febbraio a maggio.
Questo corso è inteso non solo come un’introduzione allo studio della lingua latina, per preparare agli studi futuri e rendere gli alunni più consapevoli della scelta di una scuola che preveda lo studio del latino, ma anche per capire le radici della lingua italiana, riflettere sul suo funzionamento e infine conoscere la cultura degli antichi Romani.


  
Caro amico ti scrivo... attività in lingua francese





 
Tra le cose che non vanno c'è anche quella che nessuno scrive più lettere (nel senso di corrispondenza epistolare con tanto di francobollo e timbro postale). 

Ad andare fortissimo sono invece email o sms, spesso un misero accrocco lessicale vuoto di sentimenti con l’unico scopo di dare o ricevere informazioni.

Una lettera, invece, offre un contatto diverso: l’aspettativa, l’ansia nell’aprire la busta, la sorpresa di trovarci dentro qualcosa… 

Questo è quello che i nostri alunni di seconda e terza stanno sperimentando da qualche anno, mantenendo una regolare corrispondenza con dei coetanei di Rennes in Bretagna, una regione della Francia del nord. 

Non è una crociata contro il progresso informatico; piuttosto un riaffermare «il romanticismo della corrispondenza», un mettere in pratica l’abilità di scrivere in francese, un motivare i ragazzi confrontandosi con una cultura un po’ diversa dalla loro.


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